Musicoterapia e bambini

musicoterapia infanziaL'attività ludica svolge un ruolo primario nella crescita psicofisica dei bambini. Il gioco è un esigenza istintuale che, al pari di altre attività (es. lo sport), rappresenta un bisogno essenziale dell’infanzia, finalizzato al raggiungimento delle prime conquiste culturali e psicologiche. La musicoterapia si avvale del gioco, quale strumento di diagnosi e cura del bambino, al fine di modulare, recuperare e sviluppare competenze fisiche e psichiche.

Giocare infatti, significa muoversi in modo coordinato nello spazio (schemi motori), immaginare situazioni e trovare soluzioni (problem solving), interagire con altri compagni, imparando a gestire sentimenti e relazioni fatte di complicità e solidarietà ma anche di opposizioni e a volte, frustrazioni.

Gioco e Musica

I giochi proposti in musicoterapia richiedono situazioni quali correre, schivare o cambi direzionali; chiedono anche di trovare soluzioni a quesiti di natura logico/matematica.
Esistono poi giochi deputati ad indagare difficoltà di apprendimento o relazionali che non sempre derivano da un evidente danno organico, ma bensì, fondano le proprie radici in un contesto familiare o sociale disfunzionale.

Gli interventi sono rivolti a coloro che soffrono di un disagio psicofisico ed anche a soggetti con un potenziale intellettivo nella norma, ma che risentono di un'interazione debole e deficitaria, dovuta a mancanza di autostima o altri meccanismi che possono compromettere lo sviluppo delle strutture comunicativo-linguistiche con conseguente penalizzazione dello sviluppo del pensiero logico, dell'intelligenza e del linguaggio.
Anche la deprivazione affettiva può essere causa di disagio e sfociare in una gamma di comportamenti che vanno dalla sottomissione all'aggressività, dall'atteggiamento passivo alla rabbia, dalla superiorità alla frustrazione.

Identità Sonora Individuale

Ogni bambino porta in sé il proprio ISO (identità sonora), che è assolutamente esclusivo (un po' come le impronte digitali); per questa ragione, i laboratori procedono in modo individuale ed unico; ogni incontro ha il proprio ritmo, la propria dinamica, il proprio tempo. Verranno quindi utilizzati strumenti, giochi e musiche in funzione delle esigenze contingenti. Il punto di partenza è l'osservazione e l'ascolto: una sorta di quadro tridimensionale (sonoro/formale/temporale) una mappatura e uno storico del bambino che evolve e si modella durante il percorso terapeutico.
Le possibilità con le quali si può giungere al "nucleo" del bambino sono numerose e l'efficacia del progetto, è direttamente proporzionale alla qualità della relazione che si instaura tra bambino e terapeuta.

Tecniche musicoterapiche utilizzate:

  • libera improvvisazione
  • improvvisazione a tema
  • gioco di ruolo
  • giochi di socializzazione

Il mio metodo musicoterapico con il suono

Quella musicale, da un punto di vista cerebrale è un attività molto complessa: il cervello infatti deve riconoscere ed eseguire melodie ed in questo, è coinvolto il lobo temporale destro; il lobo temporale sinistro invece, elabora la composizione, il linguaggio musicale, la scrittura e l’esecuzione. La mia esperienza di educatrice e musicista mi ha portato a realizzare un metodo didattico che unisce aspetti musicali ad elementi matematici, la cui finalità è il rinforzo logico e mnemonico delle tabelline.
A tal proposito, propongo seminari di approfondimento per docenti della scuola materna e primaria, di primo e secondo grado.

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